08-05-2015 - 12 cose che (forse) non sai sulla sessualità femminile

Ecco
una rapida carrellata di curiosità sulla sessualità femminile
liberamente tratte dal blog di Betty Dodson (sessuologa americana che si
auto-definisce “femminista proattiva verso la sessualità”).
Alcune fanno sorridere, altre forse
disorientare un po’: consideratele semplici spunti di riflessione per
questioni ben più rilevanti!
- David Buss e Cindy Meston (professori di psicologia all’Università
del Texas) hanno rilevato che le donne con i seni piccoli sono più
sensibili alla stimolazione erotica rispetto alle loro consimili più
dotate. Inoltre, la sensibilità del seno tenderebbe a diminuire con l’età in tutte le donne.
- La professoressa Elizabeth Lloyd dell’ Indiana University ha
evidenziato che solo una percentuale compresa tra il 15 e il 35% delle
donne raggiungono l’orgasmo durante il rapporto sessuale senza alcuna stimolazione clitoridea di accompagnamento.
- I genitali femminili svolgono un ruolo decisivo nel favorire la paternità:
la vagina non è semplicemente un collettore di spermatozoi che offre
pari opportunità, ma è in grado di scegliere e selezionare il seme
migliore per fecondare l’uovo femminile. Sembra infatti che il canale
vaginale sia un luogo piuttosto ostile per i piccoli nuotatori: solo
quelli geneticamente più validi raggiungono l’agognata meta.
- Questo è uno dei motivi in base ai quali in natura la monogamia è un evento piuttosto singolare: nel regno animale non è raro che una
femmina si accoppi con più maschi durante il proprio periodo
riproduttivo. In questo modo può “scegliere” quello che è geneticamente
più compatibile con il suo corpo: è il modo di madre natura di garantire
una prole sana.
- Attorno alla trentina, le donne sono più propense a tradire:
alcuni autori spiegano che la fertilità comincia a diminuire, così, per
massimizzare ciò che resta, le donne si guardano più facilmente attorno
(spesso alla ricerca di un partner “migliore” di quello che già hanno).
- Il punto G consiste in un insieme di ghiandole
parauretrali che possono essere stimolate attraverso la parete superiore
della vagina, e sarebbe presente circa nel 66% delle donne. In alcune
donne si troverebbe nella zona che circonda una parte dell’uretra alla
base della vescica (a circa sei-otto centimetri dall’ingresso della
vagina), mentre in altre le ghiandole sarebbero distribuite lungo tutto
il canale.
- Non tutte le donne hanno davvero una ghiandola della prostata (punto G). In alcune donne, anche se le ghiandole parauretrali
“tecnicamente” sono presenti, in realtà sono così sottosviluppate che
possono contribuire ben poco al piacere sessuale. Esistono tuttavia
molte altre strade per arrivare al piacere, quindi non è il caso di
preoccuparsi in caso di “sospetta latitanza” del punto G.
Il record di orgasmi femminili ottenuti nell’arco di un’ora durante uno studio di laboratorio è di
134. Le donne hanno un’anatomia tale che l’orgasmo multiplo è spesso
solo una questione di pratica: l’esperienza insegna che l’orgasmo non
arriva soltanto per caso, ma si apprende, si coltiva… e si moltiplica.
- È ormai evidenza scientifica il fatto che il clitoride sia composto diverse parti, delle quali la parte più visibile è il
bottone piccolo (o glande); il resto si trova nascosto dietro le grandi
labbra… insieme alle sue oltre 6.000 terminazioni nervose.
- Diverse ricerche mostrano che durante il periodo dell’ovulazione
(quando, cioè, vi è maggiore probabilità di concepire) la donna indossa i
suoi abiti più vistosi. Alla base ci sarebbe la spinta di attirare l’attenzione del maschio della specie.
- Durante lo sviluppo in gravidanza, il clitoride si
evolve dallo stesso materiale embrionale del pene: dal punto di vista
biologico si tratta quindi, sostanzialmente, dello stesso organo.
- Le donne pluri-orgasmiche sono fortunate non solo
in termini puramente numerici, ma anche di rapidità. Catherine
Blackledge (giornalista scientifica britannica) ha riportato che
mediamente durante il rapporto sessuale le donne pluri-orgasmiche
arrivano al culmine in 8 minuti, mentre le donne che sono solo in grado
di raggiungere l’orgasmo singolo avranno bisogno di almeno 27 minuti
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