18-08-2014 - Stress da rientro - le ferie son finite: come ricominciare...
Sei milioni: questo il numero degli italiani che soffrono di stress da rientro.
Non si tratta di una vera e propria patologia ma di quella improvvisa
condizione di disagio, spossatezza e depressione che sopraggiunge al
relax del meritato riposo. Un malessere in cui rischiano di incorrere
soprattutto coloro che tornano al lavoro dopo una lunga pausa.
Ma cos’è lo stress?
«Lo stress è la risposta endocrina attivata dal
sistema nervoso una volta che il cervello ha stabilito di trovarsi di
fronte a una situazione stressante», spiega il professor Piero Barbanti,
Primario Neurologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana. «Questa
risposta attiva ad esempio manifestazioni fisiche quali tensione
muscolari e tachicardia, che agli albori dell'evoluzione della specie
umana erano utili all'uomo per prepararsi alla lotta fisica. Oggi, che
non dobbiamo più lottare con animali feroci e non corriamo così come
allora pericolo di vita, il cervello attiva ugualmente lo stato
d'allerta, stavolta per problemi con il partner, con il capo o per
problemi di lavoro».
I sintomi e il decalogo da seguire per un sereno rientro al lavoro o a scuola
La sindrome da rientro si presenta con sintomi quali ansia, insonnia, nervosismo, spossatezza eccessiva, leggera depressione.
Spesso ci si sente incapaci di concentrarsi, fisicamente appesantiti,
psicologicamente non pronti, schiacciati dal senso di responsabilità e
dai compiti incombenti. Chi soffre di stress da rientro accusa quindi un
malessere generale accompagnato da astenia, irritabilità e sbalzi
d’umore repentini. Per evitare di imbattersi in questo tipo di
stress è sufficiente seguire alcune semplici regole:
- Dormire molto e bene, evitando di passare dalle
8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al
rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con
un bagno caldo la sera o con una tisana.
- Abituarsi con gradualità, rientrando dalle vacanze
alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un
impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile,
anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente.
- Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state "attive". Fare attività fisica infatti aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio.
- Seguire un’alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, perciò ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio,
miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e
cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d'uva, ad
esempio, può essere un valido aiuto all’umore.
- Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce
del sole in spiaggia a quella artificiale dell'ufficio può mettere sotto
stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all'aria
aperta.
- Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a
ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l’attenzione su cosa
desideriamo e sulle nostre capacità.
- Prendersi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore per
riattivare la circolazione e riposare gli occhi.
- Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da
letto né computer, né cellulare, né televisione, perché il cervello
potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno,
considerandola alla stregua di un “prolungamento” del salotto.
- Tornare a scuola con gradualità. Dopo tre mesi di
vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della
scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle
lunghe ore che trascorrerà seduto.
- Concedersi un weekend di relax. Finché il tempo lo
consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le
vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio
la nuova settimana.
(articolo tratto da - http://www.sanraffaele.it)